XX Anniversario della gestione della Kleine Berlin a Trieste

XX anniversarioIl Club Alpinistico Triestino ha festeggiato i venti anni di attività storico-divulgativa, svolta dalla Sezione di Ricerche e Studi su Cavità Artificiali, al complesso del Ricovero Antiaereo della Seconda Guerra Mondiale denominato “Kleine Berlin” (Piccola Berlino) di Trieste. La struttura comunale, data in gestione al sodalizio triestino alla fine del 1995 ma con inizio dell’attività nel 1996, è un vasto complesso di gallerie antiaeree adibite alla protezione dai bombardamenti alleati della popolazione civile italiana, degli impiegati delle Ferrovie e delle Poste e, dopo l’occupazione successiva all’armistizio dell’Italia dell’8 settembre 1943, del personale militare e civile tedesco.

La denominazione “Kleine Berlin” è stata presa in prestito dal nome attribuito all'epoca dalla popolazione triestina, alla zona antistante il ricovero requisita per un uso esclusivo dell’esercito e del personale tedesco. Le tre serate, in cui è stata suddivisa la celebrazione del ventennale di attività intitolata “Kleine Berlin 3X20 – Tre serate per venti anni”, presentate dall’amica e socia Francesca Mereu, si sono svolte all’interno della struttura nella seconda metà di novembre e hanno visto l'affluenza complessiva di quasi 300 persone. Nella serata inaugurale del 16 novembre alla presentazione dell’anniversario da parte del presidente del CAT, Lino Monaco, sono seguiti gli interventi dell’Assessore del Comune di Trieste Michele Lobianco e del consigliere della Regione FVG, Giulio Lauri. Nel corso della stessa serata, tramite una presentazione multimediale, è stata fatta vedere la Kleine Berlin nel corso degli ultimi venti anni, mentre il curatore delle mostre e organizzatore delle visite Maurizio Radacich ha presentato un ricordo dei soci del CAT che hanno maggiormente contribuito dall’inizio nell’allestire e nel rendere visitabile la struttura: Ruggero Calligaris, Franco Gleria, Marino Codiglia, Franco Gherlizza, Lino Monaco e aggiungiamo … Maurizio Radacich.

coro La seconda serata del 24 novembre ha accomunato l’anniversario dei venti anni di attività di un altro sodalizio della provincia di Trieste, il Mešani pevski zbor - Coro misto “Fran Venturini” che è parte integrante del Circolo Culturale omonimo di Domio, una frazione del comune di San Dorligo della Valle-Dolina. Sotto la direzione della maestra Cinzia Sancin, i componenti del coro hanno eseguito brani popolari sloveni e italiani, con la suggestiva esibizione nel finale del “Signore delle Cime” amplificata dalla notevole e inattesa acustica dell'ampia forma a ferro di cavallo delle gallerie. Tra gli scambi finali di omaggi, inatteso quello ricevuto dal CAT, consistente di due fotografie eseguite nel giugno del 1944 da un parente di una dei componenti del coro, che riprendono il bombardamento in atto sulla città di Trieste.

serataLa serata finale della celebrazione si è svolta il 29 novembre con l’intervento del consigliere del Comune di Trieste Manuela Declich, che ha valorizzato l’impegno e il lavoro svolto, sottolineando "da dei volontari", al fine di mantenere visitabile e conosciuta la storia della struttura antiaerea e della condizione della popolazione che qui trovava rifugio. Particolare emozione ha suscitato la successiva visione del video “Emilio Comici, la Scuola di Roccia, gli amici e le donne nella Val Rosandra degli anni Trenta”, con letture di Francesca Mereu, realizzato con immagini scattate negli anni Trenta da intimi amici di Comici, i genitori di Marisa e Giampaolo Rauber, autori del video, che hanno permesso di vedere il grande scalatore triestino non solo in azione sulle pareti della Val Rosandra con la naturalezza che gli era propria, ma di scoprirlo in momenti di vita privata in compagnia degli amici.

Grande commozione hanno suscitato le immagini del suo funerale a Selva di Val Gardena e la costruzione in “Valle”, come i triestini denominano semplicemente la Val Rosandra, del Cippo a lui dedicato. Prima di invitare i presenti al rinfresco finale, Maurizio Radacich ha ricordato nel suo discorso di commiato il numero di visitatori che in questi venti anni hanno visitato la Kleine Berlin: 55000 (cinquantacinquemila). Grande interesse ha suscitato la presenza dei due grammofoni His Master Voice 101 del 1927 con la collezione di dischi originali a 78 giri di Yeronimus Kaplan Vintage DJ Sets, che con la loro musica hanno allietato la serata e permesso di rivivere l’atmosfera degli anni Trenta.

Auguri Kleine!

Dean Leornadelli