È avara d’acqua - in superficie - questa nostra provincia; paradossalmente però, in epoca non proprio lontana da noi, vi era tutto un fiorire di mulini ad acqua. Ne dà conto Maurizio Radacich, nel suo ottimo saggio “De censu molendinorum”, volume che ha accompagnato l’omonima mostra allestita, con grande successo di pubblico, nelle sale espositive della “Kleine Berlin” nell’ottobre-novembre dello scorso anno. L’Autore, non nuovo a pregevoli ricerche, offre al lettore uno spaccato della società (non solo) contadina di questo luogo impreziosendo l’accurato testo con una ricca iconografia e riproduzione di antichi documenti che asseverano il suo lungo e meticoloso lavoro di studio. Ricerche, analisi, indagini (anche sul campo) che testimoniano la certosina pazienza dell’Autore nell’affrontare un tema, quello dell’antica presenza dei mulini ad acqua nella provincia di Trieste, relegato soltanto a sbiaditi ricordi oppure scomparso dalla storiografia locale.
Si tratta, indubbiamente, di una forma di lettura, mi si passi questo termine, del territorio e dell’etnografia ad esso legata, che conferma, una volta di più, la peculiarità intrinseca dell’Autore nel raccogliere i singoli frammenti di un immenso mosaico sociale, prima che storico, di questo fazzoletto di terra. E nel leggere codesta ricostruzione del passato, sembra di viaggiare nel tempo, cullati dall’acqua che s’infrangeva sulla ruota del mulino, la polvere della farina imbiancare il volto del mugnaio, quasi a rappresentare il candore del frutto della “eccessivamente parsimoniosa” terra carsolina! Ed ancora, l’opportunità, offerta dal volume, di cercare - oggi – i luoghi legati a codesta attività, magari, trasformati, ma aiutati dalle immagini, non solo d’epoca, che rappresentano un eccellente viatico per la ricerca. L’invito è quello di munirsi di codesta opera e, dopo un’attenta lettura del testo, mettere sottobraccio il libro e iniziare questo cammino a ritroso con la memoria…. Buona lettura e buon viaggio!
Massimo Gobessi
La mostra "De Censu molendinorum" di Maurizio Radacich