No, non parliamo della installazione di un nuovo tipo di impianto di illuminazione nel ricovero antiaereo tedesco e italiano della Seconda Guerra Mondiale, a Trieste. Ma della prolifica attività riproduttiva della colonia di Niphargus, crostaceo degli Anfipodi, simile al gamberetto, cieco, privo di pigmenti e abituato alla vita al buio, presente nella galleria comunale riservata alla popolazione cittadina, e più precisamente nel tratto di scavo lasciato incompiuto dagli operai per la sopraggiunta fine della guerra. Luogo dove con il tempo la Natura ha ripreso pieno possesso trasformando il posto in una vera e propria grotta, con la presenza di concrezioni di tutti i tipi sul soffitto, pavimento, pareti e con una nutrita presenza dei piccoli ospiti, che, evidentemente a differenza del genere umano, non avvertono la mancanza della televisione, computer, internet, tablet, smartphone, social network, per dedicarsi ad un’attività più … naturale, che in un contesto umano della ricerca del "proibito" viene definita a "luci rosse".
In una delle tante visite in questo tratto di galleria per effettuare riprese fotografiche e video ci si è imbattuti inaspettatamente in una femmina di Niphargus il cui corpo semitrasparente lasciava intravedere qualcosa di bianchissimo a forma di chicco di riso, che poi si è saputo essere la sacca delle uova, ma che al momento ci aveva lasciati perplessi e fatto fare delle supposizioni che sembravano azzardate. A questo avvistamento di femmina adulta e comunque di dimensioni non piccole, ne è seguito a distanza di qualche settimana uno di una femmina molto più piccola, con la sua sacca d’uova, che abbiamo soprannominato, vista la sua dimensione, "la ragazza madre". Nella stessa occasione abbiamo potuto riprendere i piccolissimi Niphargus nati, che si lasciavano trasportare dal flusso d’acqua saltando da una vaschetta all’altra paragonando il tutto al gioco degli scivoli d’acqua presenti nei parchi acquatici dei centri balneari.
Le riprese sono state rese difficili vista la rapidità dei movimenti degli animaletti, soprattutto in rapporto al tipo di ripresa, molto ravvicinata, necessaria per avere un ingrandimento sufficiente.
L’ultima visita alla galleria fatta pochi giorni fa, ci ha dato la possibilità di riprendere in video un comportamento del Niphargus che non avevamo mai notato prima, il tentativo di nascondersi ricoprendosi di sabbia. Ovviamente la nascita dei piccoli è stata resa pubblica all’esterno della Kleine Berlin con l’esposizione di due fiocchettini, azzurro e rosa. Buona fortuna piccoli Niphargus. Francesca Mereu, Dean Leonardelli FOTO