Un decisivo passo verso nuove competenze e una qualificata frequentazione degli ipogei creati dall’uomo. Nell’ambito della Commissione Nazionale Cavità Artificiali è stata istituita la Scuola Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali (SNSCA), l’organismo didattico e tecnico per la speleologia in Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana.
Compito della Scuola è quello di promuovere e migliorare lo scambio di informazioni e la divulgazione di tecniche e metodologie per una corretta e proficua pratica della speleologia in cavità artificiali in tutte le forme e, in particolare, mediante la programmazione e gestione di corsi introduttivi e di specializzazione tecnica, l’organizzazione e il coordinamento di attività esplorative, l’organizzazione e la diffusione di materiale informativo e didattico, e infine l’ adozione di iniziative di comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza e degli amministratori pubblici.
La SNSCA forma gli Istruttori di Tecnica (IT) alla pratica delle esplorazioni in ambienti confinati artificiali e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale di III livello specializzandoli in ITCA.
Perché una Scuola. Il territorio italiano, per sua conformità e storia, presenta una varietà estesa di cavità artificiali, di opere antropiche legate alla captazione e all’adduzione idrica, alla conservazione di neve e ghiaccio, all’estrazione mineraria o di pietre da taglio, al culto, all’architettura militare, alla sepoltura. Abbiamo acquedotti millenari, reti di deflusso delle acque sotterranee, neviere, miniere dismesse, antiche chiese ipogee e rupestri, passaggi sotterranei, ossari, tutti luoghi che costituiscono un prezioso territorio da esplorare, documentare e divulgare. Sono bui, umidi, talvolta angusti, presentano verticali da superare, dunque richiedono l’abito mentale, le tecniche e la conoscenza delle discipline che afferiscono alla speleologia in cavità naturali, ma non solo. L’esplorazione e le documentazioni di queste cavità artificiali, infatti, necessitano di conoscenze storiche, archeologiche e di ingegneria mineraria. Occorre, inoltre particolare attenzione alle criticità dell’ambiente, al decadimento dei materiali di sostegno e passaggio, alla qualità dell’aria. Infine è necessario avere chiare le responsabilità che ci si assume nel frequentare ambienti spesso sottoposti a tutele, vincoli o soggetti a divieti. Era dunque necessario creare un potente strumento per l’evoluzione delle tecniche di progressione, per la conoscenza e la condivisione di dati riguardanti ambienti straordinari, ma che richiedono consapevole attenzione e preparazione.
In assoluta coerenza con le finalità riportate nel suo Statuto, che puntano ad una frequentazione rispettosa e sicura degli ipogei, la SSI ha così deciso di creare una Scuola Nazionale per mettere a frutto e condividere il notevole patrimonio di esperienze, competenze e specializzazioni raccolte in seno alla propria Commissione Nazionale Cavità Artificiali sin dal 1981. La Scuola creerà Istruttori di Tecnica e Speleologia in Cavità artificiali, figure centrali che, attraverso un percorso qualificato e selettivo, potranno autorevolmente guidare nell’apprendimento della progressione e nella ricerca in cavità antropiche confinate. Per maggiori info clicca QUI
Da Speleo.it