Quest’anno nella sala conferenza del Karst Research Institute di Postumia si sono incontrate e molto ben intrecciate due realtà speleologiche: l’esplorazione e la ricerca scientifica che non sono realtà parallele ma attività che vanno nella stessa direzione e che, per questo, sono arrivate finalmente a fondersi nel posto più adatto: il XXII congresso organizzato dal Karst Research Institute di Postumia (Slovenia).
Oltre novanta i lavori presentati tra comunicazioni orali e poster, molti dei quali frutto di spedizioni internazionali che puntano alla multidisciplinarità e che fanno da trampolino di lancio per successive ricerche scientifiche, sempre più specializzate, che spaziano dalla microbiologia alla fisica subatomica; studi che senza una ottima base esplorativa e una conoscenza approfondita della geografia di superficie e di quella del sottosuolo sarebbero impossibili. Durante i giorni del congresso è emerso in maniera spontanea, ma decisa, il concetto di come la speleologia sia le fondamenta tecnico/scientifiche per poter capire l’evoluzione di un territorio da un punto di vista biologico, geologico, naturalistico e culturale, d’altronde la speleologia è nata proprio per questo motivo e, dopo un flesso negativo, ora sta riprendendo quota.
Dunque esplorazione e ricerca era il titolo del congresso, durante i dibattiti sono emerse alcune riflessioni interessanti; ad esempio i termini karst e carsismo si possono usare per tutte le tipologie di fenomeni ipogei o solo esclusivamente per quelli che si formano nelle rocce più o meno calcaree? Per intenderci i grandi vuoti scoperti di recenti nella quarzite sono “karst”? E questo sarà un bell’oggetto di discussione per il futuro.
Interessanti anche gli escursus storici sulle figure di studiosi che verso la metà del XIX secolo nelle varie zone d’Europa hanno iniziato a concentrare le loro ricerche sul mondo delle grotte fondando gruppi e associazioni. Moltissimi i rappresentanti dei paesi extraeuropei sia come gruppi speleologici che enti di ricerca. Per quanto riguarda la nostra regione i gruppi che hanno presentato dei lavori sono stati il Club Alpinistico Triestino, la Commissione Grotte Eugenio Boegan, il Gruppo Speleologico CAI Tolmezzo e la Karst Water Exploring. In concomitanza al congresso ci sono stati i festeggiamenti per i cinquanta anni del UIS, celebrazione avvenuta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica di Slovenia. Molte le autorità slovene presenti, sia politiche sia rappresentanti delle istituzioni scientifiche, i vari past president e il presidente attuale, prof. Kyung Sik Woo.
La cerimonia ufficiale si è svolta all’interno della grotta di Postumia, nella stessa sala che aveva ospitato il 12 settembre del 1965 i padri fondatori dell’UIS e la prima bozza che riportava i nobili intenti della neonata unione. L’emozione si è fatta sentire quando l’orchestra di fiati ha intonato la stessa melodia suonata proprio nel 1965, ottima e sapientemente equilibrata anche la cena di gala nel ristorante adiacente alle grotte.