La Grotta Romana 107/850 Vg
Numero del catasto regionale del Friuli Venezia Giulia: 107
Numero vecchio catasto della Venezia Giulia: 850 VG
PER RAGGIUNGERE LA GROTTA
La grotta è situata in provincia di Trieste tra i paesi di Gabrovizza e Sgonico, 50 metri ad Est della Caverna Cotariova (151/264 VG), importante sito preistorico per i ritrovamenti relativi al paleolitico medio ed al neolitico. Si raggiunge percorrendo circa 200 m di una carrareccia che si diparte dalla strada carrozzabile che porta a Sgonico. Il suo imbocco si apre tra nudi banchi calcarei formati da calcare radiolitico principale.
DESCRIZIONE
La Grotta Romana deve il suo nome al rinvenimento di alcuni oggetti di bronzo di epoca romana, avvenuta nel 1893 ad opera di Perco in un bacino d'acqua tuttora esistente in una cavernetta laterale (foto); secondo il Battaglia si tratta di una stipe votiva del periodo veneto. Numerosi cocci romani e preistorici vennero raccolti inoltre, assieme ad ossa di animali, nello scarso terriccio nerastro della prima sala.
La cavità si apre con una caratteristica fenditura frastagliata dalla quale sprofonda un breve baratro dalle pareti estremamente irregolari, profondo circa m 8. Scesi nel pozzo, si prosegue nel suo punto più basso superando uno stretto passaggio che immette in una caverna spaziosa, dove le pareti si presentano rivestite da panneggi e colate calcitiche che scendono verso un gruppo di tozze stalagmiti (foto); alla sua estremità ha inizio un lungo passaggio malagevole che termina alla sommità di uno scivolo con una stretta bifora. Dal vano sottostante vari pertugi aperti in un'estesa barriera formata da colonne di ogni grandezza danno accesso ad un'altra caverna alquanto più piccola della precedente, ma molto ricca di concrezioni; poi la cavità continua ancora con una breve galleria in discesa e termina con un cunicolo che diviene presto impraticabile. Attualmente le concrezioni, un tempo belle ed abbondantissime, appaiono molto danneggiate ed ovunque si notano le tracce del passaggio dei numerosi visitatori. È da rilevare infine che parte degli ambienti sotterranei si sviluppa sotto alla vicina Caverna Cotariova.
RILIEVO
Il rilievo della Grotta Romana. Per apprezzare il suo sviluppo cliccare sull'immagine e si aprirà una finestra con l'immagine del rilievo in dimensioni maggiori
IMMAGINI
Sul link sottostante si possono vedere alcune fotografie della grotta. Cliccando poi sulla singola immagine sarà possibile osservarla in un formato maggiore per cogliere anche i dettagli.
Foto Gallery Scuole alla Grotta Romana: Scuola media Caprin (foto), video di Dario Gasparo
Altre esperienze didattiche alla Grotta Romana: "Una bella grotta triestina: la Grotta Romana" di Dario Gasparo
FAUNA
A causa della morfologia dell’ingresso, la grotta rappresenta una trappola soprattutto per animali igrofili (= amanti dell’umidità), che facilmente possono quindi cadere nel baratro. Tra questi i più esposti sono gli anfibi come la rana agile (Rana dalmatina) ed i rospi comuni (Bufo bufo). Questi animali in primavera raggiungono gli ambienti acquatici (nella zona ci sono gli stagni del Giardino Botanico Carsiana) per deporvi le uova, ma subito dopo ritornano a vagare per i boschi. Come tutti gli anfibi sono attratti dall’umidità e quindi si avvicinano all’ingresso delle grotte e spesso finiscono per cadervi dentro. Se la caduta è breve ed è attutita dal terreno molle o da uno strato di foglie possono sopravvivere pur rimanendo intrappolati.
Anche alcune specie di insetti del sottobosco possono subire la stessa sorte, in particolare i coleotteri della famiglia dei carabidi, particolarmente attivi con tempo umido, quando vanno a caccia di chiocciole e lumache.
APPROFONDIMENTI
Catasto ragionato informatico delle Grotte archeologiche
Estratto degli Annali del Gruppo Grotte dell'Associazione XXX Ottobre Volume X - 1998: "Recenti ritrovamenti nella Grotta Romana di Sgonico - Carso Triestino di Giorgio Marzolini (G.R.P.U.)
Video della Rana Dalmatina di Sergio Dolce
Per conoscere gli animali che vivono nelle grotte CLICCA QUI
ALTRE GROTTE "DIDATTICHE"
