Cari lettori, è davvero difficile provare a condensare in poche righe l’esperienza trascorsa il 12 e 13 agosto a Montegridolfo in provincia di Rimini. Il borgo annualmente sia rievoca la battaglia, che celebra l’anniversario della liberazione dalla occupazione tedesca. Un vero tuffo nel passato, emozionante ed incredibilmente realistico, dove rievocatori in uniformi inglesi e tedesche commemorano appunto la battaglia di Montegridolfo dell’agosto 1944, nella quale il tenente Gerard Norton attaccò le difese della Linea Gotica. Montegridolfo, borgo murato al confine tra Romagna e Marche, abitato anticamente da artigiani e agricoltori, non fu né una residenza signorile né un insediamento militare, ma fu sempre oggetto di continui attacchi e conquiste da parte dei Malatesta e dei Montefeltro.
La Gothic Line fu la “ linea fortificata difensiva” che si estendeva da Carrara fino Pesaro per trecento chilometri, voluta dal feldmaresciallo tedesco Kesselbring nel 1944 per rallentare l’avanzata dell’esercito alleato comandato dal generale Alexander. Ai giorni nostri la Pro loco del borgo, durante questo evento, allestisce sapientemente la rievocazione, con balle di fieno sparse per i vicoli, veicoli militari d’epoca circolanti, accampamenti tedesco e inglese, oche, pecore e contadini che passeggiano per i viottoli, figuranti in divisa con le armi appese al braccio. Sabato 12 agosto dopo l’arrivo al borgo di Winston Churchill con tanto di generali e di scorta al seguito, si è svolta la battaglia vera e propria, con 40 minuti di spari, bombe, fumogeni, in bunker e trincee scavate nel terreno, a cui si assiste dalla dorsale prativa sottostante al borgo. Durante questo attacco il plotone di Norton fu dapprima immobilizzato dalle munizioni tedesche, ma poi incurante del pericolo e di propria iniziativa Norton decise da solo di attaccare la prima postazione di mitragliatrice uccidendone i soldati, per poi proseguire sempre da solo alla seconda posizione e a tutte le altre, espugnandole e uccidendo i superstiti o facendoli prigionieri. Nella piazza del paese imponente faceva bella mostra di sé la magnifica trebbia rossa del 1940 lunga venti metri, in azione grazie ad una cinghia e ad un cingolato; pensate che nel 1944 furono fatte due trebbiature, una a luglio e una a settembre quando ormai il grano era intaccato dalle muffe della pioggia, non fu fatta ad agosto come di consuetudine per il timore che il grano mietuto e trebbiato fosse requisito dalle truppe tedesche.
Assai ricco il Museo della Linea Gotica , allestito alle pendici del borgo all’interno di un bunker ricostruito, con grandi vetrate con vista sulle colline circostanti e in lontananza il tratto di mare compreso tra Misano e Pesaro; vi sono raccolte riviste, manifesti di guerra, reperti vari tra cui scarponi, macchine da scrivere, munizioni, elmetti… La calda e ventilata serata stellata è proseguita con dischi di musiche dell’epoca e balli Lindy Hop, e a mezzanotte lo spettacolo di burlesque ha “caldamente” allietato spettatori e figuranti in divisa. Domenica 13 agosto nel tardo pomeriggio invece si è svolta la commovente rievocazione della Liberazione del borgo (31 agosto 1944) da parte degli Inglesi contro gli ultimi resistenti Tedeschi, con contestuale ingresso trionfale del ferito tenente Norton a bordo di una camionetta militare e l’arrivo dei suonatori di cornamuse in divisa. Dopo questa prefazione storica Vi chiederete cosa ci facessi io a Montegridolfo in abito a pois con tanto di perle al collo, veletta e guanti in pizzo neri tra bombe e spari e der Kommandant che a bordo di un sidecar militare portava in giro me e altre donzelle vestite anni 40 su e giù per le strade del borgo illuminato, tra ali di folla incuriosita e festante….la risposta è semplice!!! Ero a pubblicizzare la nostra Kleine Berlin…
Ebbene si, ho colto l’occasione per raggiungere gli amici triestini Yeronimus Kaplan Vintage Dj ( che alcuni di voi hanno conosciuto a novembre scorso in Kleine Berlin per i festeggiamenti del ventennale) che erano stati invitati al borgo coi loro grammofoni d’epoca a manovella con i 78 giri gommalacca, e con dei stupendi fonografi da campo con V-disc in vinilite (vinile e gommalacca - alcuni della collezione di Maurizio Radacich). Alla sera pertanto tra musiche foxtrot e swing, dischi, puntine e balli…io distribuivo i depliant della Kleine Berlin sia in italiano che in inglese e tedesco, raccontando delle nostre gallerie ai turisti e agli abitanti locali tutti molto interessati. Ho conosciuto molti figuranti in divisa…e nel consegnare i depliant spiegando che sono di Trieste…quasi tutti mi dicevano…”ah, anche mi son de Trieste…tornassi volentieri in Kleine Berlin” , e altri provenienti da Gorizia e tanti corregionali con parenti o amici di Trieste. Caro Direttivo del Cat…in allerta! : ho preso contatti e numeri di telefono per provare a portare alla Kleine dei figuranti per organizzare prossimamente una visita un po’ particolare: guai contraddire la volontà di una donna!!! FOTO GALLERY
Mereu Francesca 19 agosto 2017