Un cielo azzurro e terso battezza lo "start" dell' escursione che si svolge attorno al paesino di Ocizla (Occisla) sul Carso sloveno. Siamo in compagnia dei ragazzi abruzzesi, che desiderano conoscere sempre di più i misteri dei nostri ambienti carsici. Scendiamo per il bosco passando davanti ad una sorgente di acqua purissima ed attraversando alcuni ruscelli che scorrono su un letto di arenaria. Sono gli stessi corsi d'acqua che più avanti concludono il loro percorso epigeo scomparendo nelle grotte che si aprono nella zona più profonda della valle chiusa.
Ad un certo punto e molto rapidamente il cielo si oscura mentre i tuoni si susseguono sempre più forti. Controllo il meteo sullo smartphone. L'app che mi fornisce i dati in tempo reale evidenzia la formazione di una robusta cella temporalesca dietro di noi. Eppure le previsioni che avevo consultato ieri sera non prevedevano nemmeno la pioggia. Cerco di affrettare il passo con la speranza di raggiungere prima possibile la Grotta che si immette nella Voragine di Ocizla, di facile accesso e dove avremmo potuto ripararci. Ma il temporale è molto più veloce: ci raggiunge con violenza, investendoci con cascate d'acqua e grandine con chicchi grossi come noci. Impossibile ripararci. Riusciamo solo a metterci in testa i caschi speleo per proteggerci da quel bombardamento.
Pochi minuti e siamo veramente a mollo. Da ammirare il sangue freddo dei ragazzi: sotto l'ombrello c'è anche chi riesce a realizzare qualche ripresa con il cellulare! Della serie "più risate che urla"!
Raggiunta la strada che scende dal paesino di Beka, non ci resta che concludere rapidamente l'anello passando solamente davanti agli ingressi delle grotte. Il bosco si è completamente imbiancato e la grandine che si è accumulata rende i sentieri molto scivolosi. Risalendo verso la chiesetta di S.Maria di Ocizla incontriamo Franco Gherlizza che ci è venuto incontro, preoccupato per noi, ma perfettamente asciutto! Accompagnatori: Sergio Dolce, Sara Dolce, Roberto Ferrari e Gabriella Graziuso. FOTO GALLERY
sergio dolce