Pulizie a fondo nella Grotta Mattioli

grotta mattioli pulizieIn un caldissimo lunedì 20 agosto, alcuni soci del Club Alpinistico Triestino hanno ben pensato di prendere il "fresco" con un'operazione di pulizia ipogea. Ne è stata oggetto la Grotta Mattioli (114/42 VG) situata nel pressi del paese di Gropada (TS). Da questo abitato  si prosegue per la stradina che porta verso il confine di Stato e dopo circa 350m dalla chiesa, a sinistra, si imbocca il sentiero che entra nel Bosco Mattioli: dopo 130m si giunge davanti ad un prato recintato da un tipico  muretto carsico, nella cui parte settentrionale si apre la Grotta Mattioli.

L'ingresso è piuttosto stretto ed immette in un pozzo dapprima sinuoso e molto limaccioso, che prosegue con uno scivolo la cui inclinazione aumenta fino a raggiungere la verticalità nell'ultimo tratto. Alla base del pozzo troviamo pochi rifiuti anche per il fatto che da questo punto scende una china detritica piuttosto ripida, sulla quale la maggior parte degli oggetti buttati nella grotta sono rotolati fermandosi qua e là ed, in alcuni casi, raggiungendo il successivo scivolo e l'ultimo saltino, fermandosi quindi sul fondo della grotta a - 42m. Il lavoro ha richiesto molto tempo, non tanto per la quantità dei rifiuti, ma soprattutto per il fatto che erano sparsi e in qualche punto incastrati tra le pietre o le concrezioni del fondo.
Totale del recupero rifiuti: otto sacchi speleo pieni di barattoli, lattine e soprattutto pentole e pentolini smaltati di blu e qualche pitale. L'oggetto più curioso raccolto è stato un vecchio calendario, di quelli "universali" in uso negli anni '50 e '60. La parte più profonda della grotta Mattioli, anche se oggetto di molti vandalismi, si presenta ancora  riccamente concrezionata: in particolare spiccano alcune stalagmiti quasi bianche formate da grossi cristalli. Nell'occasione si è potuto constatare nei primi metri dopo l'ingresso, la presenza di alcune specie troglofile  come il ragno cavernicolo Meta menardi e la cavaletta Troglophilus neglectus assieme a specie decisamente troglossene rappresentate da limacce e collettori, sicuramente entrati per sottrarsi alla canicola agostana. Hanno partecipato all'operazione di pulizia i soci Franco Gherlizza, Bryan Pierobon, Ferruccio Podgornik, Diego Primosi e Tiziana Varcounig e Sergio Dolce.

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