Nel corso del 2012 hanno visitato la Kleine Berlin 2797 persone e di queste ben 1510 erano studenti, dei quali 299 avevano aderito all’iniziativa promossa dalla Provincia di Trieste e intitolata “Trieste sotterranea”
Tra le scuole che hanno visitato la struttura e fruito della visita guidata didattica troviamo, oltre a quelle cittadine, le scuole Villaggio del Fanciullo di Opicina, la scuola media Tommasini di Opicina, la scuola media di Muggia e la scuola primaria di Dolina. Dalla regione abbiamo avuto la visita della scuola media di Osoppo (UD) mentre da fuori regione hanno visitato la struttura una scuola di Domodossola, una scuola della provincia di Varese, la scuola media Luini - Falcone di Rozzano (MI), la scuola media Manzoni di Benzi (PV) e la scuola media di Grandate (MI).
Durante l’estate sono state eseguite visite per ricreatori e centri estivi tra cui Gocce d’inchiostro, Ricreatorio comunale Cobolli di Trieste e il Ricreatorio comunale di Opicina. Per gli studenti della vicina Repubblica di Slovenia ci siamo avvalsi della cortesia dell’amico France Maleckar che effettua le visite in lingua slovena. Tra i gruppi organizzati e le associazione che hanno fatto visita al complesso ricorderemo il Circolo ITIS San Giusto di Trieste e gli amici del Memorial Marino Simic.
La KB non solo luogo della memoria ma anche promotore d’iniziative culturali: nel corso dell’anno abbiamo ospitato la vernice del maestro Alessandro Abrami, che lungo le gallerie della Kleine Berlin ha esposto una interessante mostra in tecnica mista denominata “Masse”.
All’interno della sala Ennio Gherlizza è stato presentato il libro dello scrittore goriziano Massimo Grusovin intitolato «La strategia del ragno».
Infine dobbiamo ricordare la presentazione del video intitolato: Kleine Berlin: la Piccola Berlino di Trieste realizzato da Deborah Viviani e Cristina Milovan che ha visto la presenza di 109 persone. Il video è stato realizzato grazie all’iniziativa culturale della Consulta giovanile del Comune di Trieste e dall’Associazione Blooperslab.
Maurizio Radacich